Cari Bloggers,
ieri (Sabato 21) si è aperta ufficialmente la campagna elettorale con i primi comizi.
Come avevamo ampiamente (e facilmente) previsto nei post precedenti, il tema principale della serata sono state le reciproche recriminazioni ed i veri protagonisti non i due contendenti alla carica di Sindaco, bensì i registi delle alleanze: Marco Falcone ed il Presidente della Provincia Raffaele Lombardo.
Breve sintesi:
1) Entrambi i candidati hanno presentato le proprie liste e le giunte assessoriali.
2) Entrambi i candidati hanno fatto una breve presentazione dei propri programmi.
Per chi si fosse perso i comizi, possiamo affermare con tranquillità che il contenuto dei programmi sia pressochè uguale, solamente espresso con parole diverse. Per chi volesse sapere qualcosa di più sul contenuto, suggeriamo la lettura di un qualsiasi programma elettorale degli anni passati, di qualsiasi schieramento. Cambiate la foto, il logo e la data e avrete un documento attuale almeno al 90%.
E questo non per colpa o insipienza degli attuali candidati, ma probabilmente, perchè negli ultimi anni i problemi del nostro paese sono rimasti irrisolti.
Riteniamo quasi superfluo ricordare ai diretti interessati che questo spazio resta aperto a qualsiasi replica circostanziata ed agli eventuali approfondimenti che i candidati volessero sottoporre ai nostri lettori.
3) La parte più gustosa dei due comizi è stato la partita a distanza tra i due big della serata: Marco Falcone e Raffaele Lombardo.
Il primo ha stigmatizzato a chiare lettere il comportamento di una parte politica che a pochi giorni dalle elezioni, ha cambiato schieramento per ordini dall'alto. Tradimento ed incoerenza: queste sono le accuse nemmeno troppo velate all'indirizzo dell'MPA.
Dall'altra parte, Raffaele Lombardo ha dichiarato i motivi per il suo sostegno a Filippo Rasà.
a) La stima e l'amicizia che lo legano al leader di "Uniti per crescere"
b) Il desiderio che questo esperimento possa essere un precursore di una grande coalizione siciliana che , "alla faccia di Prodi e Berlusconi", sia in grado di affermare gli interessi della Sicilia in campo nazionale
c) Far capire a qualcuno che in questa coalizione ci sono degli uomini liberi, non vincolati da un rapporto "servo-padrone".
Chissà a chi si riferisse...
Ciò certifica le nostre supposizioni: le elezioni mirabellesi non sono soltanto un tema locale, ma assumono una valenza strategica in campo provinciale.
La cosa presenta due aspetti: quello positivo è che, entrando nel circolo della "politica che conta", la nostra comunità può ricevere indubbi vantaggi in termini di riconoscibilità e riconoscenza (vedi finanziamenti e opere pubbliche).
Quello negativo, è che gli interessi dei mirabellesi potrebbero essere sacrificati sull'altare delle congiure catanesi.
La speranza di tutti i mirabellesi è che chiunque dovesse vincere le elezioni, possa far prevalere il primo aspetto e dare un contributo positivo allo sviluppo della nostra comunità. Il modo in cui tale scopo verrà raggiunto potrà essere dedotto da voi lettori in occasione delle interviste ai candidati che seguiranno a ritmo serrato nei prossimi giorni.
E adesso, godiamoci la festa dell'asparago!
domenica, aprile 22, 2007
Si aprono le danze
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1 commento:
Marco si è scelto veramente un osso duro! Davide contro Golia (e io tifo per Davide). Ma Santo alla fine è stato candidato? Perchè ci hai abbandonato? Dacci la tua analisi!
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