martedì, maggio 13, 2008

Cambiamo Casa

Cari Bloggers,

da oggi il nostro sito sarà raggiungibile sotto questo indirizzo.

Il trasferimento ad un'altra piattaforma è stato pensato per offrirvi un prodotto più gradevole e professionale.

Arrivederci!

lunedì, maggio 12, 2008

Attentato!

Terremoto a "Che tempo che fa"!

L'intervista di Marco Travaglio ha suscitato l'indignazione di quasi tutta la classe politica italiana.

Cosa ha raccontato questo pestifero giornalista?

Che "negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Secondo il pentito Francesco Campanella, negli anni Novanta il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentale in funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordato da Antonino Mandalà con La Loggia.

L'operazione avrebbe previsto l'assegnazione dell'incarico ad un loro progettista di fiducia, l'ingegner Guzzardo, e l'incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica allo stesso Schifani, che avrebbe coordinato tutte lke richieste che lo stesso Mandalà avesse voluto inserire in materia di urbanistica. In cambio, La Loggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli importi relativi alle parcelle di progettazione PRG e consulenza.

Il piano regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli stessi Antonino e Nicola Mandalà ( il figlio di Antonino che per un paio di anni ha curato gli spostamenti e la latitanza di Bernardo Provenzano, nda), in funzione alle indicazioni della famiglia mafiosa e alle tangenti concordate."

Potremmo aggiungere che era socio nella società di recupero crediti GMS in cui era socio di Antonino Garofalo, arrestato e rinviato a giudizio per usura ed estorsione.

O che è stato autore del lodo che porta il suo nome, che prevede l’immunità totale per le prime cinque cariche dello Stato proposto quando Berlusconi, quarta carica dello Stato, era sotto processo. (Lodo Schifani dichiarato incostituzionale dalla Consulta)

O che quando fu approvata la legge sul legittimo spospetto, utile a spostare i processi contro Berlusconi e Previti, dichiarava contento "li abbiamo fregati!"

Naturalmente, tutto il PDL e la dirigenza RAI gridano all'attentato, alla congiura e persino il capogruppo al senato Anna Finocchiaro, anch'essa "svergognata" da Travaglio poichè si è fatta scrivere il programma elettorale per le regionali nientepocodimenochè da Salvo Andò, ha affermato: «Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio».

Ora si cerca di stabilire che per effettuare una cronaca, ci vuole sempre il contraddittorio.

Quindi se parliamo di un furto, ci vuole il contraddittorio del ladro.
Se parliamo di una violenza carnale, dobbiamo intervistare anche il violentatore.

Perchè non la facciamo più facile?

Poniamoci una sola domanda: quello che ha dichiarato Marco Travaglio è vero o falso?
Se è falso, quereliamolo.

Leggendo tutte le interviste, l'unica cosa che si evince è che esiste un intento persecutorio da parte del giornalista nei confronti di Schifani.

Nessuno afferma che stia mentendo.

Forse perchè dice la verità?

domenica, maggio 11, 2008

3

Tre è il numero perfetto. Tre è un numero che storicamente ha rappresentato qualcosa di sovrannaturale e divino per l'umanità. Tre è il numero quotidiano dei caduti sul lavoro in Italia.

Quotidianamente questo numero ritorna sui telegiornali, quando non c'è di peggio da raccontare.
E allora il monito del Presidente, l'annuncio del ministro del lavoro, la corona di fiori da parte delle autorità, l'applauso della folla all'uscita della bara.

E questi numeri impressionanti, questa media che supera la strage di soldati americani in Iraq, sono delle semplici statistiche, perchè non ci toccano direttamente, perchè sono lontani.

Il dispiacere per la tragedia si spegne alla prossima notizia leggera e viene completamente spazzato via quando i nostri pensieri si concentrano sulla telenovela post prandium, dove l'interrogativo più importante è capire se Ridge stavolta si rimette con Brooke o sceglierà Ashley.

Però a volte la tragedia non è un numero o una statistica, ma ha un nome e un volto.

Il nome e il volto di Giovanni Berretta, 40 anni, che lascia moglie e tre figli.

Fatalità, destino, incidente.

Invece no: perchè troppo spesso gli incidenti sul lavoro non sono incidenti o scherzi del destino, ma sono causati dall'inosservanza delle regole sulla sicurezza sul lavoro, dall'avidità di chi sfrutta gli operai fino all'osso, da chi legalizza questo stato di cose con vergognose norme sul precariato e da chi dovrebbe far rispettare la legge, ma spesso per ignavia, incompetenza o peggio, per connivenza, volge lo sguardo altrove e lascia che la strage continui.

Ma il morto si piange per tre giorni. E domani saranno altri tre. E poi altri tre...

sabato, maggio 10, 2008

Festa dell'Asparago

Cari Bloggers,

domani 11 Maggio, si terrà la terza edizione della festa dell'asparago.

Il programma prevede un raduno di moto e auto d'epoca che si terrà in mattinata in piazza Aldo Moro (la Rotonda); la sfilata si concluderà in piazza Vespri, dove si potranno degustare prodotti a base di asparago.

In seguito, a partire dalle 18:30, si apriranno gli stand in piazza Vespri, animati da tutti gli operatori gastronomici locali, nonchè da alcune associazioni che operano nel sociale, come l'A.I.R.C e la Croce Rossa.

Il re della serata sarà l'asparago, ma non mancheranno i dolci tipici della cucina mirabellese.

Per concludere, concerto dei Teppisti dei Sogni.

giovedì, maggio 08, 2008

Tombolissimo

Cari Bloggers,

in attesa che apra la mostra del tombolo e vada online il sito ufficiale del tombolo di Mirabella Imbaccari, pubblichiamo un antipasto, che costituisce una vetrina dinamica per le artigiane mirabellesi.

Chiunque può inviare la foto del proprio manufatto alla redazione del forum, con la descrizione dell'articolo ed eventuali prezzi e contatti, se fosse interessato a commercializzarlo.

Buona visione!

mercoledì, maggio 07, 2008

L'ultima vergogna del governo Prodi

Cari Bloggers,

l'epilogo di una vicenda tragicomica segna l'inizio di quello che ci aspetta.

La conclusione dell'affaire Di Stefano in questo sconsolante articolo di Marco Travaglio:

l'Unità, 6 maggio 2008

Oggi il Consiglio di Stato, dopo nove anni di battaglie legali in Italia e in Europa, decide di quanto lo Stato debba risarcire Europa7 per la mancata assegnazione delle frequenze e se consentirle finalmente di trasmettere su scala nazionale. Nella causa il governo è rappresentato dall’Avvocatura dello Stato. La quale sorprendentemente è stata incaricata dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni di respingere le richieste dell’editore Francesco Di Stefano e di difendere lo status quo: cioè la legge Gasparri e il diritto di Rete4 a occupare le frequenze anche senza concessione (perduta da Mediaset e vinta da Europa7 nel 1999). Un fatto già abbastanza singolare: l’Unione aveva promesso di abrogare la Gasparri e il 31 gennaio la Corte Europea di Giustizia ha sostenuto i diritti di Europa7 contro quelli di Rete4. Ma non basta.

Per difendere Rete4, l’Avvocatura dello Stato che rappresenta il governo Prodi copia, nella sua memoria, intere pagine da quella degli avvocati Mediaset. Non per citare le loro tesi tra virgolette. Ma per farle proprie, senza nemmeno precisare da dove sono tratte. Il gruppo Berlusconi ufficialmente non è parte in causa: Europa7, per la mancata assegnazione delle frequenze, ha citato lo Stato tramite il ministero delle Comunicazioni e l’Autorità garante delle Comunicazioni. Ma Mediaset è intervenuta ugualmente con una memoria, ben sapendo che, se fossero assegnate le frequenze a Europa7, a perderle sarebbe Rete4. E l’avvocato dello Stato Maurizio Di Carlo che fa? Il copia-incolla dalla memoria Mediaset, senza nemmeno tentar di camuffare quest’autentica privatizzazione delle istituzioni al servizio del Biscione. Il tutto, ancor prima che Berlusconi torni al governo per la terza volta.

Leggere e confrontare la memoria dell’Avvocatura dello Stato (55 pagine) e quella di Mediaset (78), pubblicate integralmente su www.voglioscendere.it, è un tragicomico gioco di società: “Trova le differenze”. La più evidente è che lo Stato difende Rete4 addirittura con più passione di Mediaset. Per il resto, pagine e pagine trapiantate pari pari dagli atti dell’azienda berlusconiana. Qualche esempio. Pagina 9 dell’Avvocatura: dieci righe (da 7 a 17) copiate da pagina 49 della memoria Mediaset (righe 1-15). Le pagine 5 (da riga 20) e 6 (fino a riga 18) dell’Avvocatura sono identiche alle pagine 60 (da riga 3), 61 (tutta) e 62 (fino a riga 11) di Mediaset. Le pag. 17 (da riga 7) e 18 (fino a riga 13) dell’Avvocatura sono uguali alle pag. 60 (da riga 3), 61 (tutta) e 62 (fino a riga 22) di Mediaset. La pag. 35 (righe 4-23) dell’Avvocatura è plagiata dalle pag. 39 (da riga 9) e 40 (fino a riga 5) di Mediaset. A pag. 35 (righe 27-31) dell’Avvocatura, stesse parole di pag. 47 (righe 17-22) di Mediaset. E così via. Una volta manca un “quindi”. Un’altra c’è “In proposito” al posto di “In primo luogo”. Tutto il resto, compresa la punteggiatura sbagliata (molte virgole tra il soggetto e il verbo), è identico.

Idem per le conclusioni, con esiti talvolta comici. Per l’Avvocato dello Stato, se Europa7 non ha avuto le frequenze, è colpa sua: avrebbe dovuto ”acquisirle anche di sua iniziativa” (e dove? e come? armi in pugno?), visto che lo Stato “non aveva l’attuale disponibilità dell’oggetto” (per forza: ha consentito che lo conservassero Telepiù nero e Rete4, prive ormai di concessione). E comunque – aggiunge Di Carlo - disapplicare la Maccanico e la Gasparri spegnendo Rete4 sul terrestre non comporterebbe il trasferimento automatico delle frequenze a Europa7 (e a chi,di grazia?).

Insomma, lo Stato ignora la recente sentenza della Corte europea di Lussemburgo, sollecitata dallo stesso Consiglio di Stato, secondo la quale le normative comunitarie “ostano a una normativa nazionale la cui applicazione conduca a che un operatore titolare di una concessione si trovi nell’impossibilità di trasmettere in mancanza di frequenze assegnate sulla base di criteri obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati”. Dunque basta con il “regime transitorio istituito a favore delle reti esistenti” a scapito di Europa7, previsto dalla Meccanico, dalla Salva-Rete4, dalla Gasparri e dal ddl Gentiloni (mai divenuto legge). Tutte leggi che andrebbero disapplicate. Non solo: “la libera prestazione di servizi” tutelata dalle norme comunitarie - scrive la Corte europea - “esige non solo la concessione di autorizzazioni alla trasmissione, ma altresì l’assegnazione di frequenze”, se no “un operatore non può esercitare i diritti conferitigli dal diritto comunitario per l’accesso al mercato televisivo”.

Sentenza alla mano, gli avvocati Grandinetti e Pace che seguono Europa7 chiedono al Consiglio di Stato le frequenze e i danni subiti. Il “danno emergente”, cioè i soldi fin qui spesi per gl’investimenti richiesti dalla legge a chiunque vinca una concessione (oltre 120 milioni di euro). E il “lucro cessante”, cioè i mancati utili della tv mai nata (oltre 2 miliardi di euro). Semprechè il Consiglio condanni lo Stato ad assegnarle finalmente le frequenze. Altrimenti Europa7 morirebbe per sempre e Di Stefano avrebbe diritto al valore dell’intera azienda. Il governo dell’Unione, tramite l’Avvocatura, parla in playback: testi e musiche di Mediaset. Niente risarcimento. Niente frequenze. Viva la Gasparri. Rete4 sine die. Tutto come prima, come sempre. Berlusconi non avrebbe saputo fare di meglio.

La memoria dell'Avvocatura dello Stato - scarica il file
La memoria di Mediaset - prima parte - seconda parte

martedì, maggio 06, 2008

Scoperta sorgiva a Mirabella!


Cari Bloggers,

buone notizie per la prossima estate: la storica penuria di acqua verrà mitigata dalla scoperta di una sorgiva in via Chinnici.

La fonte, che produce circa 2 litri di acqua potabile al secondo, è attiva da oltre un anno e i numerosi tentativi di incanalarla sono andati a vuoto, poichè la potenza del getto riesce a distruggere qualsiasi tubazione, nonostante i lavori siano stati eseguiti a regola d'arte.

Nel frattempo, tutti i cittadini possono godere di questo spettacolo della natura e attingere direttamente alla fonte.


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Restyling: con l'arrivo della nuova stagione e la fine della tenzone elettorale, il mio blog personale www.blochincuius.com cambia look e linea editoriale. Oltre a temi politici e proposte per il buon governo, verranno affrontati temi riguardanti l'imprenditoria, best practice, innovazione, tecnologia, gastronomia, cultura.

Anche il blog del consigliere Giuseppe Giustolisi passa ad una nuova piattaforma e avrà da subito un look più fresco e professionale.