Il dogma di partenza deve essere molto semplice: l’azione politica è tra le più alte forme di servizio agli altri.
Diceva un grande “ se si vuole bene alla gente bisogna fare politica per edificare la città degli uomini e la città di DIO “.
Diceva ancora "signori consiglieri voi avete nei miei confronti un solo diritto: quello di negarmi la fiducia. Ma non avete il diritto di dirmi non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati e bambini)."
I cristiani devono essere capaci di sostenere con forza una nuova visione della politica perchè è possibile. Certamente la politica cosi com’è ha i giorni contati.
Ciò non vuol dire che tutti i cristiani debbano fare politica in senso stretto, ma che si puo’ fare politica ovunque, anche in un monastero di clausura pregando e restando reclusi per tutta la vita.
Al contrario, si può non fare politica pur lavorando in un partito dodici ore al giorno se lo si fa solamente per fare carriera.
L’impegno dei cattolici in politica: essere testimoni del dialogo, avere capacità di scommettere sul futuro, esercitare un forte richiamo sull’energie dei giovani. Non si deve negare ai cristiani il diritto, che un dovere da parte degli stessi, di portare il loro contributo come esperti in umanità, nel senso,appunto, di conoscenza dei fabbisogni spirituali, culturali, economici degli esseri umani.
Oggi siamo ben lontani dalla visione della politica che aveva sant’Agostino,quando la definiva “carità cristiana” o Paolo VI, che la descriveva come “ una forma eminente, anche se non unica, di praticare la carità(OA41).
Guido Turino
domenica, aprile 08, 2007
La politica al servizio della speranza di Guido Turino
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2 commenti:
mamma mia che paura.. si sono citati Sant'agostino e paolo VI.. nostri amici e contemporanei...
I cattolici devono fare politica, ma senza interesse! questo è quello che voleva dire?
è un richiamo per i democristiani che si separano, trovano una bella ragazza (magari figlia di un costruttore!!!) convivono e che non vogliono i DICO?
oppure stiamo parlano dei Cardinali che anzicchè fare il loro compito si occupano dei veri interessi della Non chiesa di DIO è cioè il potere?
“Laicità significa tolleranza,
dubbio rivolto alle proprie certezze, autoironia, demistificazione
di tutti gli idoli, anche dei propri;
capacità di credere fortemente
in alcuni valori, sapendo che ne
esistono altri, pur essi rispettabili.
Laico è chi aderisce a un’idea
senza restarne succube”.
(Claudio Magris)
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