sabato, aprile 21, 2007

Le liste che non convincono

Cari bloggers,

Mercoledì 18 alle ore 12.00 sono state presentate le liste elettorali i cui iscritti si contenderanno l’elezione al consiglio comunale del nostro paese.

Sono state depositate due sole liste aventi per nome “Uniti per crescere” e “Progetto Mirabella” collegate rispettivamente ai candidati a sindaco F. Rasà e V. Marchingiglio.

Come era prevedibile, quando la musica ha taciuto, sul campo è rimasto un risultato che lascia un po’ perplessi.

Infatti, cari lettori, la fantomatica paranza mirabellese ha causato la frammentazione di due partiti, il “ripensamento” di un intero soggetto politico ed infine ha prodotto due liste elettorali profondamente diverse da quelle che era lecito attendersi dopo le primarie di “Progetto Mirabella”: osservando i “colori “ politici, una parte del campo presenta una lista arcobaleno, l’altra parte una lista monocolore sbiadita.

Visionando le liste in oggetto, il primo impulso è stato quello di misurare la reale consistenza numerica delle liste allo scopo di determinare quale lista civica aiuterà di più il proprio candidato a sindaco a primeggiare nelle elezioni.

Ci asterremo da questo tipo di esercizio, utile in periodi di campagna elettorale, perché considerando l’elevata (maggiore del 50%) percentuale di voto a carattere “familiare” in una piccola comunità come la nostra (tutti hanno un parente in lizza), in fase di indagine verrebbe violata la legge sulla tutela della privacy e all’atto della pubblicazione verrebbe violata la legge sulla par condicio per i soggetti politici.

Lasciamo a voi lettori il piacere o il tedio di questo tipo di valutazioni.

Peraltro un esame un po’ più attento delle liste depositate ci permette di dedurre alcune considerazioni generali che di buon grado sottoponiamo all’attenzione dei candidati a sindaco, dei capilista e dei segretari di partito locali affinché dipanino i nostri dubbi e ci chiariscano le loro idee in merito.

Primo, il repentino spostamento da una parte all’altra del campo di alcuni soggetti politici ci induce a pensare, in maniera lapalissiana, che la definizione delle liste elettorali in oggetto e delle relative coalizioni fanno parte di un contendere che non riguarda solo l’ambito locale ma l’intero territorio provinciale, con buona pace degli interessi e dei bisogni dei mirabellesi.

Secondo, dal numero di consiglieri in quota ai vari partiti, dal loro “colore” politico e dalla loro posizione nelle liste, emerge distintamente il sospetto che le liste elettorali siano state compilate seguendo alla lettera una versione paesana del “Manuale Cencelli” di democristiana memoria.

Forse criteri di merito amministrativo, politico, professionale, sociale o religioso hanno lasciato il posto alla cooptazione a carattere familiare, effettuata per di più solo negli ultimi quindici giorni?

Terzo, per le stesse ragioni espresse nei punti precedenti, gli iscritti nelle liste elettorali, che tra l’altro sono tutte persone degnissime e rispettabilissime, potrebbero non avere un piano definito su cosa fare il giorno dopo la proclamazione degli eletti.

Quarto, dal punto di vista strettamente politico, le liste elettorali presentate sono troppo “forti” rispetto alla potenziali giunte. Questo fatto sembra suggerire che entrambi i concorrenti in lizza mettano in debito conto un’eventuale sconfitta e contemporaneamente, che i leader dei partiti più piccoli non vogliano legare i loro destini politici a quelli elettorali dei loro candidati a sindaco.

Infine, è inevitabile accorgersi che per evidenti ragioni di opportunità, in nessuna delle due liste è stata definita alcun tipo di strategia politica a medio termine, ed è prevedibile che il giorno dopo le elezioni e qualunque sia il risultato acquisito, chi ha colpito di spada capitolerà per la stessa spada.

In definitiva cari lettori, dopo la presentazione delle liste elettorali il mare delle intenzioni è in tempesta e i vascelli della politica alla deriva.
Speriamo che i nostri capitani riescano a portare le loro imbarcazioni in un approdo sicuro ed a staccare finalmente il nostro paese dalla secche in cui si è arenato.

Max Neuland

3 commenti:

Rosario Scollo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Rosario Scollo ha detto...

Le mie previsioni vedono una vittoria di Marchingiglio con Progetto Mirabella, il calderone
capeggiato da Rasà non andrà lontano...mi dispiace davvero per Filippo Rasà a cui voglio un gran bene ma forse l'idea di diventare sindaco gli ha dato un pò alla
testa e mi addolora constatare che è stato molto ondivago nelle sue scelte politiche, altro che
coerenza di lungo corso...e poi la sua risposta nell'intervista mi ha molto irritato

> se l’avessi voluto (il potere) l’avrei potuto ottenere in qualsiasi momento

Che dispiacere per Filippo Rasà, da un giovane come lui tale comportamento non me lo sarei mai
aspettato, mi cadi dal cuore...

Avete visto l'altra sera a Tvr Xenon l'intervista a Falcone e Marchingiglio ? Chiari e precisi, questa volta non ci sono dubbi chi vince tra i due contendenti.

Unknown ha detto...

A me dispiace che ci siano troppe poche donne. Ma cmq la battaglia è aperta e non credo che sarà una partita facile per Marchingiglio. Sarebbe bello un dibattito pubblico tra i due! Voi del forum non potete fare nulla?