domenica, maggio 20, 2007

Esempi d'oltralpe

Cari Bloggers,

ricordate il comizio di ringraziamento tenutosi Lunedì scorso in piazza Vespri?

Ricordate l'intervento dell'On. Stancanelli che citava come esempio da imitare e da cui trarre ispirazione nientepocodimenochè Nicholas Sarkozy, neopresidente della Francia?

Sarkozy ha già nominato il proprio governo: 15 ministri in tutto, di cui 7 donne, più quattro segretari di Stato. Del governo fanno parte anche due ministri scelti tra le fila dell'opposizione.

A noi italiani viene quasi da piangere, se pensiamo che il governo Prodi è composto da oltre 100 membri (tra ministri, viceministri e sottosegretari)

E stendiamo un velo pietoso sulla qualità...

A noi siciliani potrebbero venire degli istinti suicidi, se si venisse a sapere che Sarkozy guadagna meno della metà del nostro governatore Cuffaro.

E qui stendiamo una spessa coltre...

Ma sorvoliamo su questi piccoli dettagli e torniamo alla nostra realtà mirabellese.

Se Sarkozy è da prendere ad esempio, perchè non iniziamo limitando il numero di assessori a quelli proposti in campagna elettorale?

L'attribuzione di tutte le possibili cariche (quelle dove si guadagnano bei soldini!), potrebbe essere interpretata dai malpensanti come una distribuzione dei pani e dei pesci e non come una scelta dettata dall'interesse per il bene collettivo.

E come diceva Andreotti, " a pensar male si commette peccato, ma spesso si indovina"!

E a questo punto, visto sempre che Sarkozy è da prendere ad esempio: perchè non concedere una carica istituzionale (la vice-presidenza del Consiglio Comunale?) ad un membro dell'opposizione?

8 commenti:

Unknown ha detto...

A questi livelli di civiltà ci dobbiamo arrivare ancora. Forse tra 50 anni! Vorrei correggere la redazione: Cuffaro costa al contribuente almeno 4 volte Sarkozy. E se aggiungiamo il magna magna di cliniche e itrallazzi vari, ci perdiamo!

Unknown ha detto...

A chi sperava nell'armonia e nel buon governo,già ci sono i primi scontri per il consiglio comunale.Giustolisi non è più il presidente designato e ci sono altri guai per la giunta.E se continua così, Granato farà valere il proprio peso.Cominciamo bene!

Giuseppe Giustolisi ha detto...

Beh, Giustolisi non è mai stato il Presidente del Consiglio Comunale designato e non ha mai richiesto nessuna carica istituzionale. Per fare politica, per portare avanti dei progetti, per mettersi al servizio, non necessita una carica istituzionale.
Io ho voglia di fare politica, ho voglia di risolvere qualche problema, ho voglia di incidere positivamente nella nostra comunità. Senza false promesse, con l'impegno, con la programmazione, con i sacrifici da parte di tutti.
Notizia
La squadra degli assessori è composta da 5 persone così tagliamo un pò le spese, visto che la situazione è a dir poco drammatica, € 90.000 di Enel roba da non crederci, 51.000€ di Cassa solamente con gli stipendi da erogare entro il 27, 2.000.000€ di anticipazione di cassa già spese, ecco alcuni dati.
La legge consente di nominarne 6, ma si deve dare il buon esempio, lo si farà in tempi migliori.
A presto Giuseppe Giustolisi al Vostro servizio.

Giuseppe Giustolisi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sicanosiciliano ha detto...

eppure i miei amici francesi a Sarkozy non lo digeriscono tanto bene....

Unknown ha detto...

Ciao Giuseppe,
ogni iniziativa che possa far risparmiare soldi dei contribuenti è da apprezzare. Se avrete veramente il coraggio di piazzare un assessore in meno, dimostrerete buon senso e sarete apprezzati.

Redazione ha detto...

Dal sito www.beppegrillo.it

"Caro Beppe,
vorrei comunicare a tutti gli amici del blog l’ultima notizia scomparsa di una lunga serie. Il 15 maggio 2007 la III Corte d’appello di Milano ha condannato il senatore forzista Marcello Dell’Utri e il boss della mafia di Trapani Vincenzo Virga a 2 anni per ciascuno per tentata estorsione. Nessun giornale, a parte l’Unità e il Corriere della sera, l’ha scritto. Nessun telegiornale o programma televisivo, tranne Annozero, l’ha detto. L’Ansa, onde evitare che qualcuno se ne accorgesse, ha dedicato alla cosa ben sette righe e mezza, sotto questo titolo depistante: “Sponsorizzazioni: confermata in appello condanna Dell’Utri”. Come se il reato fosse la sponsorizzazione. Nel testo, si spiegava (si fa per dire) che l’estorsione riguardava imprecisate “modalità di sponsorizzazione della Pallacanestro Trapani”. Quanto a Virga, l’Ansa “dimenticava” di spiegare che è un boss mafioso, vicinissimo a Provenzano, arrestato dopo lunga latitanza nel 2001 e condannato all’ergastolo per mafia e omicidio.
Riepilogo brevemente i fatti. Nel 1990 il presidente della Pallacanestro Trapani, Vincenzo Garraffa, medico e futuro deputato del Pri, cerca uno sponsor per la sua squadra, neopromossa in serie A2. Publitalia, la concessionaria Fininvest presieduta da Dell’Utri, lo mette in contatto con la Dreher-Heineken. Si firma il contratto: per 1 miliardo e mezzo di lire, i giocatori esibiranno sulle magliette il logo della “Birra Messina”, marchio italiano della multinazionale tedesca. Garraffa paga la provvigione a Publitalia: 170 milioni. Ma due funzionari della concessionaria berlusconiana battono cassa e pretendono da lui altri 530 milioni, in nero. In pratica, Publitalia vuole indietro la metà del valore della sponsorizzazione, ovviamente sottobanco. Garraffa rifiuta e, ai primi del ’92, incontra Dell’Utri a Milano. Gli spiega di non disporre di fondi neri e di non poter pagare senza fattura. Dell’Utri – come denuncerà Garraffa – lo minaccia: “Ci pensi, abbiamo uomini e mezzi per convincerla a pagare”. Garraffa non paga. E, qualche settimana dopo, riceve nell’ospedale di cui è primario una visita indimenticabile: quella del capomafia Vincenzo Virga, scortato da un guardaspalle. Virga è di poche parole: “Sono stato incaricato da Marcello Dell’Utri e da altri amici di vedere come è possibile risolvere il problema di Publitalia”. Garraffa ribatte: “Senza fattura, non intendo pagare”. E Virga: “Capisco, riferirò. Se ci sono novità, la verrò a trovare…”.
L’anno seguente la Pallacanestro Trapani, nonostante i successi sul campo, non trova più uno sponsor. Garraffa s’inventa un’autosponsorizzazione antimafia, ovviamente gratuita, con lo slogan “L’Altra Sicilia”. Che gli porta fortuna: la squadra viene promossa in serie A. Maurizio Costanzo invita lui e i suoi giocatori a parlarne al “Costanzo Show”, su Canale5. Ma poi, all’ultimo momento, cambia idea e disdice l’invito. Garraffa ci vede lo zampino di Dell’Utri. E denuncia tutto ai magistrati di Palermo. Che trasmettono gli atti, per competenza, al Tribunale di Milano. Qui Dell’Utri e Virga vengono condannati per tentata estorsione aggravata a 2 anni a testa. L’altro giorno, la Corte d’appello ha confermato le condanne.
Ora manca soltanto la Cassazione. Dell’Utri intanto è stato condannato definitivamente a 2 anni per false fatture in altre sponsorizzazioni gonfiate e in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Naturalmente, visto il pedigree, rimane a pie’ fermo in Parlamento e viene pubblicamente elogiato per la sua “intelligenza” da diessini dalemiani come Nicola Latorre (niente a che vedere con Pio La Torre, ammazzato dalla mafia) e ossequiosamente intervistato da giornali e tv su tutto lo scibile umano, fuorchè sulle sue condanne.
Come ricorda Daniele Luttazzi nel suo ultimo spettacolo, Daria Bignardi l’ha recentemente invitato alle “Invasioni barbariche” su La7 e ha subito premesso: “Non parliamo dei suoi processi”. Dell’Utri, comprensibilmente, non ha avuto nulla da obiettare. Anzi, ha aggiunto che il suo giornalista preferito è Luca Sofri. Che, guardacaso, è il marito della Bignardi. Ecco, dei processi di Dell’Utri è meglio non parlare mai. Il senatore ha uomini e mezzi per convincere."
Marco Travaglio

Redazione ha detto...

Una domanda: tra i lettori c'è qualche persona informata dei fatti che voglia commentare?

Qual'è la posizione di Forza Italia sulla questione?