mercoledì, maggio 30, 2007

Real Mirabella: la cronaca della semifinale dei play-off

Cari Bloggers,

anche se con notevole ritardo, proponiamo la cronaca della partita che ha visto il Real Mirabella prevalere sul Real S.Cristoforo.

Il commento è di Giovanni Occhipinti.

Il Real Mirabella ha superato il primo ostacolo, al comunale di Scordia si è imposta con un perentorio 2-0 nei confronti del Real S.Cristoforo ed è pronta alla finale play-off che si terrà, sempre sul neutro di Scordia, Domenica 3 Giugno contro il Nesima di Catania.

Non è facile narrare le vicende dell’incontro da chi lo ha vissuto in prima persona con la tensione, la concentrazione, la carica agonistica che ciò comporta. Questa non sarà la cronaca della partita ma della giornata di sport in generale quindi chi leggerà vorrà essere indulgente.

La squadra arriva a Scordia circa un’ora e mezza prima dell’inizio della partita, con a seguito una ventina di tifosi (che diventeranno circa 50 con l’arrivo dell’altro bus), ci si comporta come nelle altre partite, gesti rituali come la sistemazione negli spogliatoi, la passeggiata per visionare il terreno di gioco, la chiacchierata con il mister che come al solito, a margine di ciò ci riunisce in panchina e detta la formazione titolare.

Le raccomandazioni sono sempre le stesse: non cadere nei tranelli della provocazione, tenere alta la concentrazione, armarsi di grinta, sviluppare in partita gli atteggiamenti tattici discussi in settimana e provati in allenamento.
Dopo il riscaldamento si entra negli spogliatoi ed il silenzio assordante rende palpabile la concentrazione e la determinazione della squadra, alla fine un urlo di carica squarcia la quiete, fuori, andiamo a lottare!

Il Real Mirabella questa volta, in modo più spregiudicato attua un 3-5-2 che possa mettere a soqquadro le fasce laterali avversarie, in parte ci riuscirà. Dopo una fase iniziale di studio tra le due squadre Orazio Barbuscia sguscia da dietro e punta indisturbato la porta avversaria. Verrà fermato dall’arbitro per un inesistente fuorigioco.

Qualche minuto dopo una micidiale ripartenza vede Totò Alaimo, dalla fascia destra, involarsi verso l’area avversaria e scagliare un micidiale diagonale che ci porta sull’ 1-0. Si festeggia ma si riprende con lo spirito di sacrificio che contraddistingue questa squadra, si lotta su ogni pallone. Ci si rende pericolosi ancora con Crocillà che defilato sul vertice sinistro dell’area tira a botta sicura e vede il portiere respingere il tiro con un difficile intervento.
Ancora dei nostri tiri imprecisi, poi una fuga sulla fascia destra di Matei con tiro da dentro area parato dal portiere. Il gioco inizia a latitare, ci si contende ogni pallone, la partita diventa dura, nervosa. Gli avversari non arrivano mai a tirare nella nostra porta. Si va negli spogliatoi e si ascoltano gli accorgimenti dettati dal mister: metteranno la partita sul piano della rissa, non cadiamoci!

Inizia il secondo tempo e si avvera quanto ci si aspettava, gli avversari iniziano a provocare, a fare qualche “complimento”, qualche “avvertimento”, il nostro pubblico percepisce la situazione e si surriscalda anch’esso. La partita viene interrotta più volte, il gioco viene continuamente spezzettato da interruzioni, falli, proteste, la terna arbitrale fatica a tenere le redini dell’incontro.
Tra il marasma, da segnalare una azione di Franco Carta che salta il suo angelo custode e si presenta a tu per tu con il portiere, sprecando però con un tiro impreciso dal limite dell’area di rigore ed un loro tiro da trenta metri, il primo di tutta la partita, che va a stamparsi sulla traversa.

Al 69’ Vasile Matei, rumeno, attaccante , su un fulmineo contropiede, parte da centrocampo palla al piede, salta l’avversario e, a cento all’ora, punta dritto verso la porta, evita l’estremo difensore e deposita in rete. Il boato che giunge dalla tribuna è impressionante, non 50 ma 5000 mirabellesi sembrano esultare!
Anche in campo si impazzisce di gioia e “Matteo” viene presto sommerso dai compagni di squadra.
La reazione degli avversari è incomprensibile, si acuisce ancora la fase delle minacce, delle ingiurie, arrivano comunque a scagliare un tiro da fuori che anch’esso colpirà il palo e da lì si capisce che non c’è trippa per gatti! Nella fase finale di gioco Matei, allontana un’avversario che gli si stava “arrampicando” addosso e viene ingiustamente espulso unitamente a questi.
L’episodio ha una particolare rilevanza in vista della finalissima tenuto conto dell’importanza e della particolare bravura del soggetto. Poi la partita diventa una gara di turpiloquio e di karate e un altro avversario verrà espulso per aver tentato di picchiare Ignazio Castiglione nel frattempo subentrato a Francesco Ferrera.

Alla fine l’arbitro emette il triplice fischio con qualche minuto di anticipo, alcuni avversari sportivamente si vengono a complimentare, altri invece rifiutano di ricambiare una stretta di mano.

Il pubblico applaude e la squadra va sotto la tribuna per ringraziare.
Si festeggia negli spogliatoi, l’entusiasmo coinvolge anche la dirigenza, ci si abbraccia, si salta si grida ma con un percepibile retrogusto amaro. Matei è in disparte, silenzioso, la sua avventura per quest’anno finisce qui, non ha colpe, nulla da rimproverarsi, patisce l’errore altrui.

Gli amici del forum perdoneranno ora questa ultima divagazione. Nell’articolo precedente, elencando la rosa dei calciatori, ci si è distrattamente scordati di inserire, tra i centrocampisti, il nome di Francesco Ferrera ed ora qui si vuole riparare aggiungendo che trattasi di elemento fondamentale, dalla tecnica sopraffina, veloce, tenace e con un caratterino tutto pepe che in queste categorie certo non guasta, Ferrerino ha giocato un play-off da favola!

Un’altima considerazione va fatta nei confronti del pubblico presente sugli spalti del comunale di Scordia. Sono stati vicini alla squadra, emotivamente, moralmente, dal campo si percepisce tutto ciò, si percepisce l’entusiasmo e per questo ci si carica di più! Di questo diciamo grazie, ci hanno dato un’aiuto immenso. Ora chiediamo agli sportivi mirabellesi di aiutarci per un’altra domenica ancora, di affiancarci in questa affascinante avventura, non li deluderemo!

1 commento:

Unknown ha detto...

I mammoriani sono sempre mammoriani!