lunedì, ottobre 01, 2007

Lettera aperta al ministro dell'ambiente

Caro Ministro Pecoraro Scanio,

Dio volendo, la stagione degli incendi è finita e, se vogliamo salvare i boschi rimanenti, è bene che si corra subito ai ripari.

Si sa che l’unico motivo per cui si possa incendiare un bosco razionalmente, è quello di trarne un profitto economico e quindi l’unica leva efficace per combattere il fenomeno è eliminare o ridurre drasticamente tale incentivo.

Sicuramente Lei sarà a conoscenza di tutti i possibili centri di interesse che profittano dalla distruzione dei boschi, ma un ripasso non fa mai male.

  • I pastori: è risaputo che i pastori, per ampliare i propri pascoli, estendano i loro possedimenti con un fiammifero e un pò di benzina. Da una parte c’è la legge che vieta il pascolo nelle aree bruciate (il cosidetto “catasto delle aree bruciate”). Purtroppo tale catasto raramente viene aggiornato, per negligenza, per pastette varie, perchè i nostri sindaci preferiscono spendere tempo e soldi per organizzare la sagra della marruzza e del vino asprino, della melanzana alla cioccolata, del fusillo, della cipolla, del cinghiale e dei maltagliati ai funghi porcini. Per la prevenzione degli incendi, non ci sono mai soldi e uomini. Ma andiamo avanti: ammesso che il catasto delle aree bruciate sia attualizzato e che le forze dell’ordine intervengano per punire il pascolo nelle aree vietate, al massimo si effettua un sequestro degli animali, che vengono lasciati in custodia...allo stesso pastore. Qui ci vorrebbe qualche ritocco in sede di giustizia penale e ci dovremmo rivolgere al Suo collega Mastella. Ottimo diversivo, visto che oramai è si occupa solo di Grillo ;-)
  • Speculatori edilizi: vedi sopra. Perchè non si fa una legge retroattiva che preveda l’abbattimento delle eventuali costruzioni, laddove si possa provare che in quell’area ci fosse un bosco, a prescindere dal catasto delle aree bruciate?
  • Forestali: qui c’é la nota dolente. Soprattutto nel Sud Italia, la forestale è uno dei migliori datori di lavoro. Spesso e volentieri, gli operai pagati per proteggere il bosco si garantiscono il lavoro per il futuro, incendiando il bosco e aspettando le opere di rimboschimento. Qui sta a Lei trovare il modo di eliminare questo incentivo. Facciamo rimboschire le aree incendiate dai carcerati? Stabiliamo che nella forestale si debba lavorare full time, senza il giochetto di 3 mesi di lavoro + indennità di disoccupazione e una parte dello stipendio vincolata al risultato, ossìa il mantenimento del bosco?
  • Canadair ed elicotteri antincendio: stranamente l’Italia ha il numero più alto in assoluto di “autoblu”, scorte, portaborse ed uscieri, ma mancano uomini e mezzi per la prevenzione e la lotta agli incendi. Non sarebbe ora di darci una mossa?
  • Canadair bis: mia nonna, che è analfabeta, mi ha detto che “chill di l’aerei appicciunu lu focu”. Io le ho risposto che non è possibile, in quanto gli aerei sono della protezione civile e che questi, in quanto impiegati pubblici, non hanno interesse a lavorare più del necessario. Ma facendo una breve ricerca su internet, ho scoperto che gli aerei sono si della protezione civile (quindi proprietà pubblica), ma lo Stato ha pensato bene di darli in gestione ad una ditta esterna che viene pagata in base alle ore di servizio prestate. La logica della nonna analfabeta è la seguente: se lo Stato possiede gli aerei, ha i piloti dell’aeronautica, le basi e il know how per gestire la cosa, perchè deve concedere un pozzo di San Patrizio ad una ditta esterna? Più incendi, più profitti... A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina!
Buon lavoro!

Mail inviata a.pecoraroscanio@verdi.it

6 commenti:

Unknown ha detto...

Allora gli incendi sono stati pochi!

Unknown ha detto...

Secondo me non la legge nemmeno sta lettera....
Gli incendi lo aiutano ad apparire di piu in tv....
O no?
Secondo me questa lettera dovrebbe essere girata anche a quel m... di BERTOLASO!!!!

Mba....

Giuseppe Giustolisi ha detto...

A proposito di lettera aperta al ministro per l’ambiente, su Libero Mercato di giovedì 4 ottobre è uscito un articolo con titolo “Trenta milioni per la discarica nel collegio del ministro”.

All’interno viene scritto il ministro vuole ricoprire d’oro il Comune di Serre (Sa) dove sorgerà una discarica di 5 milioni euro, ma per la bonifica il ministero nell’ultima finanziaria ha stanziato 11 milioni cui vanno aggiunti 15 milioni di indennità ambientale mentre per ogni tonnellata di rifiuti smaltita dovrebbe essere assegnata al Comune una somma compresa fra i due e i dieci euro.

Si calcolano in tutto 30 milioni di incassi per il comune di Serra (4000 abitanti), una cifra esorbitante che fa ancora più rumore, sottolineano i maligni, se si ricorda la prossimità di Serre al collegio elettorale dello stesso ministro.

La guerra dei rifiuti non si può vincere senza il rafforzamento dei sistemi a disposizione di tutti, come la raccolta differenziata e la riduzione degli sprechi. Non esiste o non dovrebbe esistere un’immondizia dorata e una che fa puzza.

Non metto a confronto gli introiti della discarica di Serre con gli introiti che dovrebbero essere incassati dal comune di Mirabella Imbaccari con la realizzazione della discarica comprensoriale. Questo è stato un’articolo che mi ha provocato rabbia, l’immondizia è tutta uguale, le discariche sono tutte uguali, l’impatto ambientale c’è a Serre come a Mirabella, ma evidentemente per il leader degli ambientalisti c’è dove le discariche vanno bloccate e dove invece l’immondizia diventa oro.

Amici del forum, spero che il nostro comune non rimanga discarica dipendente, spero che il parco eolico possa partire al più presto,...certo che se il ministero in questi anni di discarica avesse dato a Mirabella 30 milioni di finanziamento magari oggi, i nostri migliori cervelli sarebbero ancora qua e non sarebbero andati via, non avremmo un problema serio di popolazione e la discarica sarebbe stata dismessa definitivamente. Sono 10 anni che sentiamo parlare di immondizia a Mirabella, ma quali benefici ha avuto il paese, c’è un disagio enorme, nel nostro comune, non c’è lavoro, non c’è un’economia forte e stabile, con l’euro non si può più vivere e in tutta la Sicilia iniziano i primi disagi, basti pensare ai fatti accaduti qualche giorno fa davanti all’Assessorato Regionale alla famiglia. All’amministrazione non viene chiesta più una progettazione seria, un rilancio della città, un cantiere aperto di progettazione, solo lavoro, per il 70% della popolazione locale è importante solo il lavoro.

E’ difficile amministrare in questa situazione e penso che oggi con non mai serva l’aiuto di tutti, servono le migliore menti locali, serve mettere il privato nelle migliore condizioni di crescita economica, voglio bene questo paese ed è per questo che voglio impiegare tutto il mio tempo a disposizione al servizio della città.

Ministro, sappia che esiste anche un paesino denominato Mirabella Imbaccari in Sicilia, per questo proporrò in consiglio un documento da inviare al ministero dell’ambiente, non è giusto avere immondizia di diverse categoria, rossa/verde o nera, il percolato viene prodotto ovunque e la raccolta differenziata va potenziata ovunque soprattutto da noi appena al 5%.

Nella finanziaria preveda 11 milioni per l'immondia che abbiamo raccolto a Mirabella sino ad oggi.

Il capogruppo di Progetto Mirabella – Giuseppe Giustolisi.

Unknown ha detto...

Se facessimo la raccolta differenziata e recuperassimo il 50% dell'immondizia, già questo creerebbe ricchezza. Ci sono comuni in Italia che arrivano al 60-70%. E qui siete voi politici che dovete organizzare il funzionamento della cosa.

Redazione ha detto...

Salve a tutti, la situazione in Campania è molto complessa e li si intrecciano criminalità, malcostume e interessi elettorali, in maniera ben più marcata rispetto a Mirabella, ma anche qui non bisogna abbassare la guardia.
Per quanto riguarda l'insinuazione (piuttosto verosimile) che dietro al maxifinanziamento della discarica di Serre ci sia un interesse elettorale, ecco che la proposta di Grillo di limitare le cariche elettorali a 2 mandati assume una grande validità. In tempi non sospetti (o forse sospettissimi), pubblicammo un mini programma elettorale con alcune idee riguardanti la riduzione e il riciclo di gran parte dei rifiuti. È vero che abbiamo dei vincoli con Kalat Ambiente, ma è anche vero che ci sono cose che possiamo realizzare in autonomia, con piccoli investimenti. Aspettando Godot...

Blochin Cuius

Redazione ha detto...

E a proposito di immondizia, per la prossima manifestazione gastronomica che si terrà in piazza, ci stiamo organizzando per utilizzare posate e bicchieri di carta (riciclabili) e fare la raccolta differenziata?

BC