lunedì, maggio 12, 2008

Attentato!

Terremoto a "Che tempo che fa"!

L'intervista di Marco Travaglio ha suscitato l'indignazione di quasi tutta la classe politica italiana.

Cosa ha raccontato questo pestifero giornalista?

Che "negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Secondo il pentito Francesco Campanella, negli anni Novanta il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentale in funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordato da Antonino Mandalà con La Loggia.

L'operazione avrebbe previsto l'assegnazione dell'incarico ad un loro progettista di fiducia, l'ingegner Guzzardo, e l'incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica allo stesso Schifani, che avrebbe coordinato tutte lke richieste che lo stesso Mandalà avesse voluto inserire in materia di urbanistica. In cambio, La Loggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli importi relativi alle parcelle di progettazione PRG e consulenza.

Il piano regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli stessi Antonino e Nicola Mandalà ( il figlio di Antonino che per un paio di anni ha curato gli spostamenti e la latitanza di Bernardo Provenzano, nda), in funzione alle indicazioni della famiglia mafiosa e alle tangenti concordate."

Potremmo aggiungere che era socio nella società di recupero crediti GMS in cui era socio di Antonino Garofalo, arrestato e rinviato a giudizio per usura ed estorsione.

O che è stato autore del lodo che porta il suo nome, che prevede l’immunità totale per le prime cinque cariche dello Stato proposto quando Berlusconi, quarta carica dello Stato, era sotto processo. (Lodo Schifani dichiarato incostituzionale dalla Consulta)

O che quando fu approvata la legge sul legittimo spospetto, utile a spostare i processi contro Berlusconi e Previti, dichiarava contento "li abbiamo fregati!"

Naturalmente, tutto il PDL e la dirigenza RAI gridano all'attentato, alla congiura e persino il capogruppo al senato Anna Finocchiaro, anch'essa "svergognata" da Travaglio poichè si è fatta scrivere il programma elettorale per le regionali nientepocodimenochè da Salvo Andò, ha affermato: «Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio».

Ora si cerca di stabilire che per effettuare una cronaca, ci vuole sempre il contraddittorio.

Quindi se parliamo di un furto, ci vuole il contraddittorio del ladro.
Se parliamo di una violenza carnale, dobbiamo intervistare anche il violentatore.

Perchè non la facciamo più facile?

Poniamoci una sola domanda: quello che ha dichiarato Marco Travaglio è vero o falso?
Se è falso, quereliamolo.

Leggendo tutte le interviste, l'unica cosa che si evince è che esiste un intento persecutorio da parte del giornalista nei confronti di Schifani.

Nessuno afferma che stia mentendo.

Forse perchè dice la verità?

10 commenti:

Giuseppe Giustolisi ha detto...

Per completare l'articolo, va inserito che i fatti risalgono a 18 anni fa, che Travaglio ha pubblicizzato il Suo libro, fonte di guadagno, che ha definito muffa o verme Schifani, questi epiteti sono attinenti ai fatti? Mi spiace caro Blochin, qui siamo su due fronti opposti, per me è tutto marketing, un bel modo di farsi pubblicità.

www.giuseppegiustolisi.com

Unknown ha detto...

Però perchè non hanno concesso la replica a Travaglio, visto che tutti lo hanno attaccato oggi? I fatti sono veri o falsi?

Unknown ha detto...

Cito la frase incriminata:

[...]Una volta avevamo De Gasperi, Einaudi, De Nicola, Merzagora, Parri, Pertini, Nenni, Fanfani, uno passa tutta la trafila e poi vede Schifani e dice: “C’è un elemento di originalità. Seconda carica dello stato Schifani: mi domando chi sarà quello dopo, la muffa probabilmente, il lombrico. Dalla muffa si ricava la penicillina tra l’altro, era un esempio sbagliato.

Io ho avuto l'impressione che Fazio se la facesse sotto in quel momento e ha ripetuto in continuo che si dissociava.

Secondo me, se un giornalista sa il suo mestiere, dice: "Travaglio, stai dicendo una bugia, perchè Schifani non è mai stato amico di mafiosi"

Anzi, se proprio dobbiamo essere precisi:

"Sono stato fin troppo buono, perche’ ho detto che Schifani era amico di mafiosi. Invece Schifani non era amico di mafiosi. Schifani era socio in affari del signore che e’ stato condannato come capo della mafia di Villabbate e di un altro signore che e’ stato condannato perche’ era il re degli appalti mafiosi di Riina e Provenzano. Sono cose documentate e scritte nel mio libro…[…](Marco Travaglio)

Lo scandalo è un altro: che finchè certe cose vengono scritte e documentate sui libri, il potere se ne frega, perchè sa che i libri li leggono solo persone interessate ad approfondire. La televisione invece raggiunge tutti e adesso come minimo, chi ha visto la trasmissione deve chiedersi: è vero quello che ha detto Travaglio?

E io ripeto la domanda a tutti gli amici del Forum: è vero o non è vero?

Giuseppe Giustolisi ha detto...

Io non sono nessuno per dire sè è vero o è falso, ci dovrebbe pensare la magistratura, il potere di dare risposte a questi avvenimenti è suo.

Tu hai letto qualche sentenza a rigurado o ti fidi di quello che scrive Travaglio nella sua fonte di guadagno?

Ti pongo una domanda, tu a quanti matrimoni vai annulamente? 5-6, bene se domani dovessi diventare Ministro e qualcuno in cui sei stato al matrimonio viene arrestato per mafia, Tu sei mafioso?

Stessa domanda per soci o quant'altro.

La verità non può essere sancita in questo o in qualche altro blog, ci si confronta sulle opinioni, ma Travaglio ha già ottenuto quello che voleva, che non era screditare la seconda carica istituzionale, ma pubblicizzare il suo libro che venderà parecchie copie, stanne certo.

www.giuseppegiustolisi.com

Unknown ha detto...

Bisogna distinguere tra cronaca e reato.

Ieri l'Inter ha pareggiato 2-2.

Questa è la cronaca.

L'Inter è stanca e demotivata, oppure è sfortunata oppure esiste un complotto interstellare per rovinare la festa a noi interisti.

Questo è materiale per il processo.

Siccome fare parte di una società richiede un atto scritto, Schifani potrà facilmente smentire Travaglio: prende l'atto costitutivo della società di quei signori che lui ha citato e si vedrà che il suo nome non c'è e poi cita Travaglio in giudizio perchè ha affermato cose false e diffamatorie.

Siccome Travaglio sa che appena sgarra di una virgola lo querelano e non ho sentito uno che ha dichiarato "Schifani non ha mai fatto parte di quelle società", tendo a credere alla prima versione.

Ma il problema è che ci vorrebbero 100 o 1000 giornalisti che facessero il loro dovere, 100 o 1000 giudici e l'Italia non sarebbe il paese che è.

Io uccido Falcone e Borsellino perchè so che il prossimo sarà più "buono" verso di me.
Io sposto il processo perchè ho la certezza che l'altro collegio mi sarà favorevole.
Io tappo la bocca a quel giornalista perchè so che l'altro scriverà quello che voglio io.

Per quanto riguarda i matrimoni e le frequentazioni: se un amico "sbaglia", può succedere. 2...ancora ancora.
Ma se nella mia comitiva ho uno spacciatore, uno che ruba macchine, l'altro che fa rapine in banca, l'altro ancora che si fa pagare il pizzo, forse tanto onesto non sarò ;-)

www.blochincuius.com

Giuseppe Giustolisi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Giuseppe Giustolisi ha detto...

Sai benissimo come ragiono, quindi non mi fare passare come colui che vuole difendere ad oltranza…

I fatti sono:
Le frequentazioni tra Schifani e altra gente risalgono a 30 fa. Gli “amici” così come Travaglio lì chiama, sono stati indagati per mafia 18 anni dopo.

Secondo Facci, in generale, a Travaglio non par vero di potersi auto-associare a giornalisti come Lirio Abbate (persona seria, minacciata dalla mafia, ma essenzialmente cronista come Travaglio non è mai veramente stato) o come Roberto Saviano, l’autore di Gomorra che ad Annozero, qualche settimana fa, in confronto, ha fatto sembrare Travaglio come un figurino patetico e impiccato ai suoi verbalini.

Facciamo un esempio concreto.
Tu puoi affermare con assoluta certezza di non aver avuto a che fare con persone legate al malaffare?
Se fra 20 anni tu diventi presidente del consiglio e ti escono fuori che al tuo matrimonio si trovava un mafioso, uno spacciatore ed un truccatore di gare d’appalto, per questo ti dovremmo considerare mafioso?
Non credo. E’ questo quello che mi preme dire, io non difendo chi delinque, anzi sono dell’avviso che chi non rispetta la legge va condannato e rinchiuso a vita in galera, ma citando singoli aspetti messi insieme in maniera scientifica si può veramente colpire.

Ora concordi sul fatto che l’opera di Travaglio dopo questa polemica venderà parecchie copie di libri? Posso pensare che ci sia anche marketing in questa operazione o è un delitto?

vincenzo ha detto...

A questo cattivo Travaglio e il suo brutto vizio di dire la verità!cosa avrà mai detto il nostro pessimo cronista? che il presidente del Senato, Renato Schifani, la seconda carica dello Stato, negli anni 80 ha fatto affari con mafiosi di livello. vero o falso?io ho sentito accuse di eversione, di attentato alle istituzioni,di sabotaggio del dialogo, ma nn ho sentito una sola smentita.è quindi diventato reato riportare i fatti? quello che invece mi chiedo è come sia possibile che a fronte di paesi come l'america dove i politici si vedono rovinata la carriera perchè nn pagano i contributi alla domestica, qui in italia la frequentazione, consapevole o inconsapevole di mafiosi, nn solo nn è di ostacolo ma anzi...PS. del discorso di Travaglio censuro il riferimento a vermi e muffe, decisamente poco consono.

Unknown ha detto...

Sicuramente questa polemica porta pubblicità, come è normale che sia.

Ma il problema è un altro: che fino a quando tu scrivi i libri che leggono solo gli interessati o pochi eletti, il problema non si pone.

Queste cose su Schifani le ho lette prima delle elezioni, in tempi non sospetti.

Appena invece raggiungi il mezzo TV, la cosa fa male.

Beppe Grillo ha scritto un post in tal senso condividendo la mia tesi.
Per la cronaca, io sono uscito 8 ore prima ;-)

P.S: se le persone con le quali lavoro sono tutte mafiose e delinquenti e io non me ne accorgo, sono semplicemente un pirla. E in quanto pirla, non merito di essere la seconda carica dello stato. A scanso di equivoci: sto facendo l'esempio sulla mia persona!

Unknown ha detto...

Travaglio non ha detto che Schifani = muffa, ma che andando avanti così, se partiamo da Enaudi e De Gasperi...

Cmq ho aspettato che qualcuno dicesse: Travaglio ha mentito. Naturalmente nessuno lo ha detto.

@Giustolisi: ma ci fai caso che tutte queste persone giusto giusto hanno la sfortuna di essere stati inconsapevolmente partner di personcine poco per bene. Ma proprio a loro dovevano capitare! E poi non una, ma più volte ;-)