Cari Bloggers,
nelle scorse settimane è successo un fatto scandaloso, passato sotto silenzio da parte di tutti i media, ad ulteriore dimostrazione che in Italia non esiste la libertà di informazione .
Il fattaccio stavolta dimostra che non solo la contrapposizione tra CdL e Unione è solo uno specchietto per le allodole, ma che tra le due opposte fazioni esiste un rapporto a dir poco incestuoso.
Parliamo del Signor Di Stefano.
Non dell’amico Giuseppe detto Pippo, che salutiamo da queste pagine, ma di Francesco.
Chi è costui?
Personaggio ignoto al 99% degli italiani (ecco perchè la Casa della Libertà, House of Freedom ci giudica un Paese semilibero) che nel 1999 vince un’asta molto importante: ben 2 frequenze televisive sull’analogico terrestre.
All’epoca il Presidente del Consiglio era Massimo D’Alema e all’apparenza si voleva risolvere il problema della distribuzione delle frequenze televisive.
Un tantino in ritardo perchè già nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva che un unico soggetto privato non potesse detenere tre reti nazionali, concedendo un periodo di transizione e rimettendo il problema al legislatore per una sollecita soluzione definitiva entro e non oltre l'agosto 1996. Ma dato che siamo in Italia, nel 1997 la legge Maccanico, con un anno di ritardo rispetto alle raccomandazioni della Corte Costituzionale, stabiliva che un soggetto non potesse detenere piu' di due reti, e che, finche' non ci fosse stato un "congruo sviluppo" via satellite e cavo (oggi superiore al 1000% rispetto a quella data), Rete4 avrebbe potuto continuare a trasmettere via etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le decisioni della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine definitivo entro l'agosto 1996.
Ma cosa succede nel momento in cui Di Stefano vince l’asta?
Processi, diffide, lungaggini burocratiche e alla fine si arriva alla Commissione Europea.
Naturalmente Di Stefano vince tutti i processi e alla fine la Corte Costituzionale, nel novembre 2002, sentenza numero 466-2002, stabilisce inequivocabilmente che Retequattro, dal 1 Gennaio 2004 dovra' emigrare sul satellite, e ha stabilito che le frequenze resesi disponibili, dovranno essere assegnate al legittimo possessore, ossìa Francesco Di Stefano.
Nel frattempo Di Stefano inizia i preparativi per quello che dovrà essere Europa 7: si dota di una struttura di oltre 20.000 mq, di otto grandi studi di registrazione per le proprie produzioni, di una library di oltre 3000 ore di programmi e di tutto cio' che e' necessario per esercire una rete televisiva nazionale che prevede circa 700 dipendenti.
Ma all’orizzonte c’é Gasparri, Ministro delle Telecomunicazioni del Governo Berlusconi, che giustamente tira fuori una delle più geniali leggi ad personam (anzi ad aziendam) che l’umanità ricordi: Il D.D.L. Gasparri, art. 20 comma 5 e art. 23 comma 1, riconosce il diritto di trasmettere a "soggetti privi di titolo" che occupano frequenze in virtu' di provvedimenti temporanei, come le sentenze sospensive dei TAR, discriminando cosi' le imprese come Europa 7 che hanno legittima concessione.
Nelle dittature più sanguinarie le cose erano 2: o la concessione non te la davano perchè non eri gradito al potente di turno o te la davano.
Se Mussolini o Stalin o Hitler ti assegnavano una concessione, non c’erano cazzi che tenevano: avevi una concessione!
Si vede che in certe cose le dittature erano più oneste dei nostri Governi!
Torniamo ai nostri giorni: la Corte di Giustizia Europea sta per decidere sulla questione e c’è in ballo un risarcimento di oltre 3 miliardi di Euro a favore di Europa 7 per danni e mancata attività televisiva.
Chi pagherà questo risarcimento? Non Mediaset, non Berlusconi, ma lo Stato Italiano, ossía voi.
Fanno 50 Euro a testa...
Ma dove sta l’ulteriore vergogna?
Di fronte alla Corte, il Governo Berlusconi, allora in carica, difese la legittimità della Legge Gasparri, tramite l’Avvocatura di Stato.
E fin quì, nessuna sorpresa: è giusto che ognuno difenda i propri interessi (a scapito della collettività, ma non ditelo forte!)
E il Governo Prodi?
Cosa?
Il nostro beneamato Governo, sempre tramite l’Avvocatura di Stato, ha sostenuto la legittimità comunitaria della legge Gasparri nel corso dell’ultima udienza dinanzi alla Corte di Giustizia Europea (30 Novembre 2006).
Che cosaaaa?
Il nostro beneamato Governo, sempre tramite l’Avvocatura di Stato, ha sostenuto la legittimità comunitaria della legge Gasparri nel corso dell’ultima udienza dinanzi alla Corte di Giustizia Europea (30 Novembre 2006).
Qualcuno ha un antiemetico?
2 commenti:
Il campo sportivo di Mirabella è senza corrente elettrica. Perchè?
è l'invidia che vi rode! Anche se Silvio ha avuto qualche favore, ciò non vuol dire che non sia un grande imprenditore.
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